A Borgo S. Lorenzo due secoli fa nasceva la Manifattura Chini, grande esempio di artigianato artistico nella produzione di ceramiche. Ai primi dell’800 il capostipite della famiglia Piero Alessio Chini, di professione decoratore, tramandava la passione per l’arte ai figli e ai nipoti, che da apprendisti si trasformarono in eclettici e creativi artisti. Una delle figure di maggior rilievo nella famiglia fu sicuramente Galileo Chini che, insieme al cugino Chino, fondò nel 1906 la manifattura “Fornaci San Lorenzo” a Borgo San Lorenzo, producendo ceramiche e vetrate di immediato grande successo. All’inizio del ‘900 Galileo Chini divenne tra i massimi esponenti del Liberty italiano e nel 1906 la sua fama di artista raggiunse anche l’Oriente tanto che fu chiamato a Bangkok per affrescare il Palazzo del Trono. Successivamente la manifattura rivestì in grès ceramico lo stabilimento termale di Salsomaggiore “Lorenzo Berzieri” e Galileo Chini ne affrescò una parte, collaborando con altri artisti dell’epoca. Dal 1925 la manifattura Chini riprese la partecipazione alle varie esposizioni nazionali ed internazionali nelle quali ebbe risalto e successo il lavoro presentato da Galileo, oramai artista indiscusso sia come decoratore, sia come artefice di preziose tecniche di lavorazione. Le Fornaci continuarono la loro attività fino al 1943, quando, a seguito di un terribile bombardamento su Borgo San Lorenzo che causò anche molte vittime, subì così tanti danni che non riuscì più a riprendere una regolare attività. Oggi possiamo ammirare le opere di Galileo Chini e dei suoi discendenti, nel Chini Museo a Borgo San Lorenzo e nei decori degli edifici sparsi per l’Italia e nel mondo.
Il Museo Comunale Chini,a Borgo san Lorenzo (FI) è stato inaugurato nel 1999 e fa parte del sistema museale territoriale denominato Museo diffuso. In esso vengono documentati i vari periodi dell’attività di galielo Chini nei settori della ceramica e del vetro attraverso la produzione delle due manifatture: L’Arte della Ceramica (1896-1904 ca.) nelle sedi di Firenze e di Fontebuoni e la fabbrica mugellana Fornaci San Lorenzo (1906-1944 ca.). In entrambi i periodi il successo delle fabbriche è dovuto essenzialmente a Galileo Chini (1873-1956) e a Chino Chini (1870-1957), nei rispettivi ruoli di direttore artistico e direttore tecnico. Nel dicembre del 2018 si è provveduto a definire nel Museo, un percorso espositivo nuovo, rispetto a quello presentato al momento della sua apertura, per meglio esporre al pubblico le collezioni che si sono notevolmente arricchite di nuovi esemplari acquistati dal Comune e di altre opere concesse in prestito temporaneo da vari collezionisti. Il nuovo percorso museale valorizza in particolare l'opera di Galielo Chini nelle numerose forme artistiche in cui si è espressa. Al piano terra è stata inoltre relazione la sezione del Chini Contemporary che ospita mostre temporanee di artisti contemporanei .
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